Gli interventi di restauro e risanamento conservativo hanno lo scopo di conservare e recuperare l’organismo edilizio rispettando i suoi elementi tipologici, formali, strutturali, architettonici e artistici sono necessari quando bisogna intervenire su un edificio fatiscente, abbandonato o dismesso, soprattutto se di pregio storico, artistico o culturale.
Il risanamento conservativo è generalmente finalizzato a restituire a un edificio fatiscente la propria funzionalità o a dotarlo degli standard igienico-sanitari previsti dalle normative vigenti, come ad esempio i servizi igienici, gli ascensori per i disabili o un adeguato numero di finestre per l’illuminazione e la ventilazione naturale.
Questa categoria di intervento si applica generalmente agli edifici storici, anche di pregio artistico e culturale.
Il restauro mira, non a conservare l’edificio così come ci è arrivato, ma a riportare l’edificio ad un preciso momento della sua epoca (lo stato normale)
La funzione conservativa degli interventi di restauro e risanamento può anche realizzarsi con l’eliminazione di elementi estranei all’organismo edilizio ma, deve sempre mantenere il rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali (Cass. n. 49221/14).